La nostra Terra è più piccola di quanto possiamo pensare, ogni nazione, ogni popolo, ogni persona deve porsi coscientemente un limite allo spreco delle risorse e all'inquinamento.
Per ciò, per prima cosa dobbiamo cercare tutti di produrre una minore quantità di rifiuti.  Poi dobbiamo cercare di separare al meglio quelli che produciamo, per limitare la crescita delle enormi discariche e recuperare le materie prime di cui si compongono.
Nulla si crea, nulla si distrugge, ma molto si ricicla. Aiutaci a recuperare le risorse contenute dentro i rifiuti!

Se guardiamo dentro ad un sacchetto di rifiuti ci accorgiamo che la parte più consistente è caratterizzata da materie utilizzate come imballaggi o contenitori, ovvero bottiglie di vetro o di plastica che hanno contenuto acqua, bibite o detersivi, scatole di cartone che hanno contenuto prodotti vari o a loro volta bottiglie o altri contenitori, lattine di bibite, tonno, carne, olio o altre sostanze.

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Nei rifiuti domestici (quelli scartati tutti i giorni dalle famiglie) troviamo che oltre il 30% è composto da scarti di cucina ovvero avanzi di cibo, gusci d’uovo, scarti di verdure e frutta, carne, pesce, ossa, fondi di caffè, filtri di tè, eccetera. Quello che rimane è una piccola percentuale di sostanze che necessitano di smaltimenti separati (pile o batterie, farmaci scaduti, cartucce di inchiostro per fotocopiatrici e stampanti, mobili ed elettrodomestici, tessuti e indumenti...), oppure che sono difficilmente recuperabili (alcuni materiali composti).

Quasi tutto ciò che è abbandonato dentro i sacchetti, bidoni o cassonetti si può recuperare e avviare a nuove utilizzazioni attraverso processi di recupero, trasformazione e riciclaggio.

Fare la raccolta differenziata e recuperare le nostre “risorse” dai rifiuti significa NON gettare nell’ambiente sostanze che possono inquinare o che si degradano in decine o centinaia di anni, bensì risparmiare e proteggere l’ambiente riciclando e trasformando sostanze che usiamo tutti i giorni.

Ogni volta che facciamo il gesto automatico di gettare qualcosa, pensiamo se è separabile e recuperabile in uno degli appositi contenitori per le raccolte differenziate. Questo ci permetterà  di avviare le diverse frazioni alle industrie che li recuperano e li trasformano in nuove materie che possono essere riutilizzate.

 
La carta che, raccolta con cassonetti, scatole e bidoncini gialli, viene avviata al recupero nelle cartiere per restituirci altra carta.
Gli imballaggi in  plastica, metallo  e tetrapak che dalle campane azzurre ci restituiscono altri prodotti come nuovi contenitori, nuovi materiali da imballaggio pronti per l’utilizzo.
Il Vetro che dalle campane verdi ci restituisce altro vetro.
L’organico viene destinato a impianti di compostaggio o a biodigestori per la produzione di biogas.
Gli indumenti che dai contenitori bianchi tornano ad essere tessuti in nuovi abiti.
I nostri vecchi mobili e gli elettrodomestici (i cosidetti rifiuti ingombranti) non sono morti e non vanno sepolti in fiumi e boschi, ma recuperati nelle loro parti, che sono ancora vive.
I rifiuti che non sono ancora effettivamente recuperabili, gli indifferenziati, le pile e i medicinali, sono risorse perse, ma vanno comunque smaltiti in modo corretto.


Le operazioni di riciclo  possono dare buoni frutti, e limitare l'impatto ecologico dei rifiuti, solo se tutti noi ci sforziamo di separare correttamente i nostri rifiuti evitando che finiscano per alimentare le discariche. Ogni anno milioni di tonnellate di rifiuti riempiono le discariche del mondo, ed ogni anno se ne aprono di nuove, inquinando per sempre migliaia di ettari della nostra terra.

I rifiuti ben differenziati possono invece essere avviati agli impianti di trattamento che permettono di recuperare molti materiali, col duplice vantaggio di non immettere sostanze inquinanti nell'ambiente e risparmiare materie prime (legno, minerali, petrolio) sempre più rare e costose.